Peggioramento qualità dell’acqua potabile nel quartiere di S.Antonio

Interpellanza della Consigliera Comunale Michela Pini

La sottoscritta consigliera comunale, avvalendosi delle facoltà concesse dall’art. 67 LOC e dell’Art.36 del Regolamento comunale della Città di Bellinzona, presenta la seguente

INTERPELLANZA

Peggioramento qualità dell’acqua potabile nel quartiere di S.Antonio
A seguito dell’allacciamento dei bacini delle varie società dell’acqua potabile presenti nel Quartiere di S. Antonio al nuovo Acquedotto della Morobbia, si è assistito a un peggioramento della qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case.
Da quando i bacini sono stati collegati al nuovo Acquedotto della Morobbia l’acqua che viene distribuita alla popolazione è notevolmente più calda (sia in inverno che in estate) e anche il suo gusto è cambiato, in peggio.

Questo problema di innalzamento della temperatura non è sicuramente dovuto alla temperatura presente all’interno delle case, in quanto anche l’acqua delle fontane del quartiere è marcatamente più calda rispetto a prima.

Temperature odierne dell’acqua del rubinetto di casa: 20,9 °C (Melera), 22° C (Carena)
Temperatura odierna dell’acqua delle fontane : 20,8 °C
Temperatura precedente all’allacciamento: 9°C

La popolazione ha immediatamente percepito la differenza e sperava che fosse solo una questione passeggera, ma oggi, a mesi di distanza la situazione è immutata: l’acqua ha perso la sua qualità e la sua freschezza.
L’acqua potabile del Quartiere di S. Antonio è acqua sorgiva e sgorga dalla montagna praticamente priva di qualsiasi impurità e con temperature notevolmente inferiori a quelle con cui attualmente l’acqua arriva nelle nostre case. Il fatto che sia direttamente prelevata dalla sorgente nella roccia, inoltre, rende praticamente inutile l’utilizzo di raggi UV per depurarla, poiché è naturalmente già priva di impurità.
Ci si chiede quindi se sia effettivamente necessario “bombardare” di raggi UV l’acqua potabile del nostro quartiere, in alcuni casi addirittura per due volte, compromettendone così la qualità e il gusto.
Negli anni passati non è mai successo che la popolazione ricevesse comunicazioni riguardo alla non potabilià dell’acqua o a problemi di sicurezza sanitaria e approvigionamento; tanto più che i bacini e le infrastrutture di distribuzione erano state tutte rinnovate nel tempo.
Va inoltre segnalato che l’aumento della temperatura dell’acqua ne genera uno spreco maggiore, poiché l’acqua necessita di essere lasciata scorrere parecchio prima di poterla utilizzare o di poterla bere a una temperatura gradevole, soprattutto durante la bella stagione. Senza contare che una temperatura dell’acqua superiore a 20° rischia anche di comprometterne la sicurezza dal punto di vista batteriologico.

Fatte queste premesse, rivolgo quindi al Municipio le seguenti domande:

  1. Il Municipio è a conoscenza di questo problema?
  2. Quali sono le cause dell’aumento così importante della temperatura dell’acqua potabile?
  3. È vero che durante la costruzione dell’acquedotto della Morobbia non sono state rispettate le norme che regolano la profondità di posa delle tubature e per questo motivo l’acqua si scalda maggiormente?
  4. Con una differenza di temperatura superirore a 10°C, fra la temperatura di captazione e quella di distribuzione, sono rispettate le norme che regolano la fornitura di acqua potabile?
  5. Quali risultati emergevano dalle analisi dell’acqua dei bacini di S.Antonio precedentemente all’installazione delle lampade UV? Erano presenti problemi di purezza delle acque? Era davvero necessario/indispensabile procedere con la posa e l’attivazione di questi impianti?
  6. Cosa intende fare il Municipio per ristabilire la qualità dell’acqua che c’era in precedenza? (temperatura e gusto)

Ringraziando per le risposte che vorrete dare alle questioni sollevate, porgo i miei saluti

Michela Pini