Introduzione di un educatore di strada (di prossimità) nel comune di Bellinzona

Mozione del Consigliere Comunale Vito Lo Russo e cofirmatari

Il sottoscritto Consigliere Comunale e cofirmatari, richiamati gli art. 67 della Legge Organica Comunale (LOC) e 37 del Regolamento comunale della città di Bellinzona, presentano la seguente mozione:
Introduzione di un educatore di strada (di prossimità) nel comune di Bellinzona

Premessa
La devianza sociale, l’isolamento, l’abuso di sostanze, il bullismo, l’abbandono scolastico, sono alcune forme di disagio giovanile.
In Ticino è in aumento il numero di giovani che commettono reati, in particolare furti, vandalismi, danneggiamenti, vie di fatto, consumo di sostanze stupefacenti ed infrazioni alla legge sulla circolazione stradale. Nel contempo sono in aumento anche i giovani vittime di reati, in particolare di abusi sessuali e di maltrattamenti e giovani che alla fine dell’obbligatorietà scolastica non ottengono la licenza di scuola media.
I rischi di devianza penale di coloro che vivono in un ambiente disagiato e povero di stimoli, portano questi giovani ad una situazione di precariato e di esclusione sociale. In questo difficile contesto spesso i giovani assumono comportamenti illegali ed una sorta di “sfida alle leggi”.

Il Magistrato dei Minorenni Reto Medici sostiene che nel 2019, in Ticino, sono stati 1101 i procedimenti penali aperti nei confronti dei minorenni, un numero maggiore rispetto alla media annuale degli ultimi nove anni (978). In particolare sono cresciuti i reati contro l’integrità personale (124 nel 2019 mentre la media degli ultimi anni era di 46); in aumento anche le contravvenzioni alla legge federale sugli stupefacenti con 459 casi nel 2019, la media degli ultimi nove anni era di 288. Nel 2019 sono state ordinate 31 carcerazioni preventive e 6 condanne di pena di privazione della libertà.
I giovani che commettono reati hanno un’età dai 15 ai 25 anni, con una recidiva del 30%.

Nel 2013 la città di Chiasso, in collaborazione con i comuni del Basso Mendrisiotto, ha introdotto la figura dell’educatore di strada.
Nel 2008 Lugano ha istituito un servizio di prossimità urbana a favore dei giovani.
Una decina di anni fa Giubiasco (vecchio comune, ora quartiere di Bellinzona) chiedeva di introdurre questa figura.
Nel 2010 a Bellinzona (vecchio comune, ora quartiere) aveva fatto molto discutere la mozione 253, la quale chiedeva di introdurre un operatore sociale (di prossimità) all’interno dell’amministrazione comunale.
Sull’arco degli ultimi dieci anni alcuni progetti di animazione urbana hanno cercato di colmare, sul territorio bellinzonese, questa lacuna (Piazza Aperta Giovani in Movimento, Giubici). Questi progetti però, per più ragioni, non hanno potuto avvalersi di una continuità, inoltre non erano prettamente rappresentativi di quello che invece sarebbe l’approccio di un educatore di strada.

Compiti dell’educatore di strada
L’educatore di strada svolge attività di prevenzione, assistenza e recupero sociale in favore di tutte quelle fasce deboli che vivono in situazioni di degrado e di emarginazione. Questa figura assolve diversi compiti che caratterizzano il percorso di accompagnamento del soggetto debole: dalla conoscenza del contesto di provenienza e della rete relazionale, alla progettazione di interventi mirati, fino alla negoziazione con la rete di assistenza pubblica.

A sostegno dei giovani in difficoltà l’educatore di strada dovrà stabilire relazioni e contatti con la scuola, la famiglia e i luoghi d’associazione della città, allo scopo di comprendere le cause che determinano le condizioni di svantaggio sociale. In seguito instaurerà una relazione diretta con la persona interessata, al fine di prendere in considerazione i problemi, esercitare un ruolo positivo di guida e sostegno, permetterle di progredire, per poi configurarne il progressivo inserimento sociale. L’educatore di strada non deve assumere il ruolo di assistente sociale o di poliziotto, e neppure colui che semplicemente gestisce i giovani problematici. Il suo ruolo è quello di, attraverso la conoscenza del mondo giovanile e del territorio, ridurre i comportamenti a rischio di ragazzi che per motivi diversi stanno vivendo una situazione di disagio. Diventa così un punto di riferimento per la persona bisognosa d’aiuto, offrendo ascolto, sostegno e orientamento.

Finalità
Le finalità dell’educatore di strada consistono nel:

  • Prevenire il disagio sociale attraverso la promozione del benessere, della cittadinanza attiva e dell’integrazione in sinergia con i servizi già presenti sul territorio.
  • Monitorare il territorio e raccogliere elementi utili sui bisogni giovanili e sui comportamenti a rischio (uso di sostanze, comportamenti sessuali,…) per sensibilizzarli ed indirizzarli ad un sano stile di vita.
  • In termini di intervento raggiungere quelle “zone grigie” che i Servizi, per ragioni di mandato istituzionale, non riescono a raggiungere o monitorare costantemente.

Mozione
Con la presente mozione si chiede al Municipio di istituire la figura di un educatore di strada della città di Bellinzona.

Con stima,

                                                                                                          Vito Lo Russo

Cofirmatari: Fabio Pasinetti, Fabio Käppeli, Roberto Keller, Alberto Marietta, Paolo Righetti, Sabina Calastri, Michele Morisoli, Carlo Celpi, Renato Dotta, Manuel Della Santa, Anita Banfi Beltraminelli, Bixio Gianini, Federico Rossini, Tiziano Zanetti, Fabio Briccola, Andrea Cereda, Silvia Gada, Tiziano Malandrini, Roberto Mercoli, Vincenzo Mozzini, Nicola Zorzi.