Anziani e ambiente. Due temi apparentemente distanti che d’altro canto concernono tutta la popolazione e tutte le fasce di età: dalle case per anziani ai parchi giochi, passando dalla gestione e dalla manutenzione del territorio. Temi con i quali il capodicastero Vito Lo Russo è confrontato in prima persona da circa un anno, ovvero da quando il 14 aprile 2024 è stato eletto in Municipio. Un anno durante il quale sono andati in porto parecchi piccoli progetti, mentre altri più grandi vanno verso la loro realizzazione. In generale l’obiettivo è «migliorare la qualità di vita delle persone bisognose più in là con gli anni, così come rendere la città e i suoi quartieri più decorosi e attrattivi, a beneficio di tutti i cittadini», afferma a ‘laRegione’ il municipale di Bellinzona. In quest’ottica l’auspicio è che «anche la popolazione, nel limite del possibile, si prenda cura della propria città, in particolare cercando di combattere il littering: ogni piccolo gesto viene sempre molto apprezzato».
Vito Lo Russo, qual è il suo bilancio di questo primo anno in Municipio?
È un’attività molto arricchente. Va poi sottolineato che la collaborazione all’interno del gremio è ottima: nonostante emergano idee diverse che generano discussioni, riusciamo sempre a trovare soluzioni condivise. Per quanto riguarda l’Amministrazione, tengo molto a valorizzare il personale, sostenendolo e generando un buon ambiente di lavoro. A questo proposito ho notato che il lavoro eseguito in particolare dagli operai comunali a volte viene criticato anche ingiustamente. Un lavoro che presuppone grande sacrificio e umiltà e che merita il massimo rispetto da parte di tutti. A volte si tende infatti a dare per scontato che la città sia pulita e in ordine già la mattina dopo grandi eventi come il Carnevale o la Notte bianca. Ma non dovrebbe essere così: la pulizia degli spazi pubblici viene garantita grazie a un grande impegno che andrebbe sempre riconosciuto.
Vi sono altri aspetti magari un po’ frustranti?
A volte le lungaggini della politica mi sconfortano un po’, in particolare quando si vogliono portare a termine progetti importanti. Le procedure, le opposizioni, i ricorsi e la burocrazia in generale, spesso allungano estremamente i tempi di concretizzazione rispetto al settore privato.
È passato dal legislativo all’esecutivo. Quali differenze nota?
Sono due ruoli completamente diversi. Innanzitutto come municipale si è maggiormente esposti e riconoscibili nella vita di tutti i giorni, a scapito, certe volte, della vita privata. Va detto che il cittadino bellinzonese è però sempre molto rispettoso. In ogni caso ‘l’apprendistato’ in Consiglio comunale mi ha aiutato molto a capire certe dinamiche, ad esempio legate proprio alle tempistiche di realizzazione, che in precedenza forse avevo anche criticato. In Municipio c’è infatti moltissimo lavoro da fare e si affrontano temi che riguardano tutti i dicasteri: in ogni seduta ci chiniamo su 60, 70 o addirittura 80 trattande. Non sempre è quindi possibile condividere tutto quanto con i propri gruppi politici di appartenenza. Di positivo c’è che posso focalizzarmi molto di più sui progetti che riguardano il mio dicastero. Fra i progetti più importanti c’è la nuova Casa anziani con 100 posti letto che dovrà sostituire Casa Greina (la cui operatività dovrebbe terminare nel 2035) che a sua volta sarà ceduta alla città a inizio 2026 e quindi inserita nella rete delle strutture comunali; trovare una nuova ubicazione per i magazzini comunali di via Pietro da Marliano e il credito quadro di 3,78 milioni per la sistemazione di 16 parchi giochi entro il 2028. Resta il fatto che pure i piccoli interventi sono importanti, perché mostrano che la Città c’è e contribuiscono a rendere il territorio più accogliente. Interventi che sono anche apprezzati fra la popolazione e questo fa certamente piacere.
Partiamo magari proprio da questi ‘piccoli’ progetti. Alcuni sono già stati realizzati (rifacimento della strada verso Sasso Corbaro, scacchiere in piazza Simen, panchine inclusive, promozione della biodiversità e così via) mentre altri sono in divenire. Cosa ci può anticipare?
Ad esempio a breve sarà installato un arredo urbano per rendere più verde e accogliente piazza del Sole. A Gorduno sono poi previsti un parco per valorizzare il nucleo e la sistemazione degli spazi esterni delle scuole comunali, mentre a Claro saranno posate nuove panchine nei pressi del biotopo. In piazza Grande a Giubiasco, invece, è prevista un’illuminazione provvisoria per il parco giochi, così da renderlo accessibile e sicuro anche alla sera. In tema giochi è anche previsto il rifacimento del campo da bocce nei pressi del Grottino Ticinese. Per quanto riguarda i rifiuti, vi è l’intenzione di estendere la rete di cassonetti interrati anche alle Semine e a Giubiasco, ed è prevista la sistemazione degli ecocentri di Gudo e Daro.
Passiamo ora a progetti più grandi. Come noto è in programma la realizzazione di una nuova casa anziani con 100 posti letto che sostituirà i 59 posti di Casa Greina. Basterà?
Stando alle stime del Cantone, entro il 2030 mancheranno nel Bellinzonese 250 posti letto. Una quarantina di posti in più non saranno quindi sufficienti a coprire il fabbisogno stimato. Di conseguenza l’idea è quella di ricostruire Casa Greina, aumentando ulteriormente i posti a disposizione.
È previsto altro per migliorare il servizio comunale dedicato alle persone anziane?
Oltre a un miglioramento a livello strutturale, con la nuova casa per anziani (un terreno adatto nel frattempo è stato individuato) saranno a disposizione reparti specialistici per prendersi cura di persone con patologie degenerative, come ad esempio l’Alzheimer. E questo aumenterà di conseguenza la qualità del servizio offerto.
Quali ragionamenti ha provocato l’incendio sviluppatosi nei magazzini comunali a inizio gennaio?
L’incendio ha confermato l’inadeguatezza sia della struttura ormai vetusta, sia della posizione in centro città. È così emersa la necessità di realizzare una nuova base operativa per i Servizi urbani al passo coi tempi. E in questo senso recentemente sono stati individuati due terreni adatti a questo scopo.
I servizi urbani svolgono un lavoro importante. Vi è margine di miglioramento?
Casi di littering vengono regolarmente riscontrati al Parco urbano, in golena o in alcuni parchi giochi. Da parte nostra prendiamo in considerazione tutte le segnalazioni che riceviamo, cercando di trovare soluzioni. Ma per migliorare ulteriormente avremmo bisogno dell’aiuto di tutti: l’auspicio è quindi che anche la cittadinanza ci aiuti a mantenere la Città pulita e decorosa. Un aiuto che potrebbe estendersi anche oltre alla questione rifiuti: si potrebbe ad esempio favorire maggiormente la biodiversità, lottando contro le specie invasive, come la palma. Bisognerebbe infatti cercare di limitarla il più possibile nei propri giardini, evitando che si diffonda: alcuni boschi ne sono già invasi, perdendo così la loro funzione protettiva ad esempio contro gli scoscendimenti. Da parte nostra sul suolo pubblico vengono già estirpate.
Non da ultimo i parchi giochi: la Città punta molto su questa offerta dedicata alle famiglie. Nell’ambito del credito quadro di quasi 3,8 milioni quali sono ora i prossimi passi?
Durante quest’anno è prevista la realizzazione di un parco giochi a Gnosca (i lavori sono già in corso) e la sistemazione di quelli di Nocca e Gerretta. Gli altri interventi verranno poi effettuati entro il 2028. In questo contesto stiamo ancora valutando la destinazione per il parco giochi previsto in valle Morobbia (attualmente il quartiere di Sant’Antonio è l’unico senza una struttura di questo genere). Più precisamente stiamo verificando la fattibilità di realizzare una struttura particolare nel bosco. Se non dovesse essere possibile, si tornerà all’idea iniziale di realizzare un parco giochi su un sedime ancora da individuare.
In conclusione, durante questo anno in Municipio quale è stata la soddisfazione più grande?
Le soddisfazioni sono molte, ma sono particolarmente fiero di come è stato gestito il nubifragio abbattutosi sulla Città nel luglio 2024, quando acqua e grandine avevano invaso strade, sottopassi e cantine, causando disagi non indifferenti a chi si trovava in particolare a Giubiasco, Ravecchia e in centro città. In questi casi, oltre alla polizia e ai pompieri con cui collaboriamo, si attivano anche i Servizi urbani: i numerosi operai che sono entrati in azione hanno svolto il loro compito in modo eccellente, liberando le strade, sgomberando materiale, mettendo in sicurezza alberi e, soprattutto, prestando aiuto ai cittadini in difficoltà. Restando in tema eventi naturali estremi, va segnalato che le opere di premunizione nell’ambito della frana di Gudo (i lavori sono ancora in corso) hanno permesso di mettere in sicurezza la zona.