Bellinzona pane plastica ed ecologia

I bellinzonesi sono da tempo sensibili sul tema dei rifiuti e dell’ambiente. Da anni convivono con la tassa sul sacco. Sono consapevoli della separazione dei vari tipi di materiali. In passato, quando non erano chiare le tecnologie di riciclaggio della plastica, anche quella degli involucri, si è data la possibilità ai cittadini di taluni quartieri di consegnarla separatamente.

Ora con le conoscenze tecniche attuali e a seguito di una verifica ambientale commissionata dall’Ufficio federale dell’ambiente, da otto Cantoni e da Swissrecycling, istituzioni fra le più avanzate in ambito ambientale, si è visto che il rapporto fra benefici ecologici e costi nel riciclaggio degli imballaggi alimentari in plastica non è nemmeno lontanamente sostenibile. Anche da qui deriva la proposta di non più consentire la consegna separata delle plastiche da confezioni, non raramente composte da più materie. Queste finirebbero in ogni caso al termovalorizzatore che, lo ricordo, sfrutta il calore per il teleriscaldamento con una riduzione di emissioni di CO2 da olio combustibile fossile. Cosi come non a caso succede nella maggior parte della Svizzera. 

Il nuovo regolamento sui rifiuti nasce da un’analisi riorganizzativa di tutti i quartieri e concede di principio l’accesso a tutti gli ecocentri del territorio. Permette ancora di consegnare separatamente le plastiche riciclabili come PET, o i flaconi, bidoni, e accessori voluminosi in polietilene.  

Se invece si vuole continuare la consegna separata anche della plastica degli imballaggi (che finirà ancora al termovalorizzatore), il costo sarà superiore ai 200'000 franchi. Poco se confrontato con il budget del Comune, ma il costo si dovrà riversare sui cittadini. Ciò imporrà un aumento della tassa base, in contrasto con il principio di causalità. Si volevano invece tenere sotto controllo i costi all’utenza fra le modifiche delle tasse base e le riduzioni delle tasse sul sacco. E l’autofinanziamento del servizio rifiuti fra il 75-80 %, è ancora lontano dal 100 % richiesto per legge. Senza dimenticare gli investimenti futuri per contenitori interrati su tutto il territorio.

Accanto alle nuove direttive europee e ai produttori di plastiche che dovranno dare maggior peso al ciclo di vita dei materiali, rimarremo vigili come sempre sugli sviluppi della tecnologia di riciclaggio, e degli imballaggi o nella partecipazione a progetti pilota. Ma perseguiremo un’ecologia finanziariamente sostenibile. Almeno finchè compreremo il pane con i soldi. Altrimenti rincorreremo un obiettivo giusto con conoscenze tecnologiche, fattibilità e tempistiche sbagliate.

Christian Paglia
Municipale, Capidicastero opere pubbliche e ambiente