Nuove Officine, significativo passo avanti, ma ora forza!

Soddisfazione da parte del PLR di Bellinzona per la firma del rapporto favorevole della Commissione della gestione del Gran Consiglio Il rapporto della Commissione della gestione del Gran Consiglio, firmato martedì quasi all’unanimità, segna un importante passo avanti per il progetto di realizzazione di un nuovo stabilimento industriale delle FFS in Ticino.

Appare giustificato, secondo il PLR di Bellinzona, l’approfondito esame svolto sui vari aspetti da parte dei commissari, tenuto conto anche delle ripercussioni - attuali e future - su volumi e posti di lavoro. La Sezione cittadina del PLR si attende però ora un dibattito parlamentare e una decisione rapidi e positivi, possibilmente evitando le numerose pietre d’inciampo seminate dai diversi portatori di interessi particolari con l’intenzione, nemmeno tanto velata e non certo nell’interesse generale del Ticino, di affossare il progetto.

Dai propri rappresentanti in Gran Consiglio i liberali-radicali si attendono dunque quel senso di responsabilità che l’esame di un oggetto di questa portata senz’altro merita. Un investimento di 360 milioni di franchi da parte di un’ex-regia federale per attività industriale nel Cantone Ticino, seppure a fronte di un impegno consistente anche per l’ente pubblico cantonale e quello locale, non si vede tutti i giorni e sarebbe, questo sì, da irresponsabili lasciarsi sfuggire una simile occasione unica. Senso di responsabilità che, a livello comunale, grazie anche al ruolo trainante assunto dal PLR, ha già portato all’approvazione definitiva del credito necessario durante lo scorso autunno.

Si ricorda infine che solo con l’approvazione e la crescita in giudicato del credito cantonale il progetto di nuovo stabilimento industriale e la contestuale realizzazione di un polo tecnologico sul sedime oggi occupato dalle Officine FFS potranno vedere la luce, concretizzando così l’auspicio espresso da Municipio e Consiglio comunale, che su questa operazione hanno deciso di investire importanti risorse del nuovo Comune di Bellinzona. Qualsiasi altra ipotesi non è tecnicamente e temporalmente praticabile e porterebbe inesorabilmente alla perdita di questa occasione unica a beneficio di siti industriali di oltre Gottardo.

Si passi quindi ora dalla fase del “sarebbe stato meglio” a quella definitiva del “finalmente facciamolo”, anche senza complicare ulteriormente le cose con l’ipotesi di un controprogetto diretto all’iniziativa popolare che prevede la statalizzazione delle attuali Officine e la sua conduzione da parte del Cantone come – si capisce: per necessità elettorale di non farsi sorpassare a sinistra – ha proposto in questi ultimissimi giorni il Partito socialista.