Lettera aperta a Lorenzo Quadri.

Bixio Caprara, presidente PLRT

Egregio signor direttore del domenicale leghista,

mi permetto di richiamarla a maggior rispetto verso coloro che si mettono a disposizione per cariche elettive sia sul piano federale che su quello cantonale e comunale. 

Proprio quel rispetto preteso dal suo consigliere di Stato recentemente in Gran Consiglio dovrebbe valere anche per Lei che a dipendenza della convenienza si trasforma in direttore di giornale o in consigliere nazionale. 

Ha tutta la mia comprensione se soffre il gran caldo di questi giorni ma questo non Le permette, semmai le sfuggissero concetti come la buona educazione e il rispetto, di trattare tutti come deficienti. 

Si dimentica forse che in governo siedono due dei suoi consiglieri di Stato? Allora si adoperi a spiegare i motivi del voto unanime a favore del versamento dei ristorni dei frontalieri ridotto il contributo dovuto dall’enclave di Campione. Possibile davvero che una persona accorta come Lei non si renda conto che anche i suoi amici in Governo hanno capito che con la controparte italiana vale la pena comunque collaborare per, ma è solo un esempio, cercare soluzioni intelligenti alla mobilità transfrontaliera?

Poi a proposito di ipotesi di congiunzioni e di difesa di cadreghe, perché non spiega con la trasparenza che La caratterizza, le alte motivazioni morali ed etiche che hanno portato la Lega a congiungersi con l’UDC presentando una stessa lista per il Governo, rivelatasi l’unica soluzione che ha permesso di confermare i suoi due amici in Governo? Da quanto ho avuto modo di osservare recentemente devo dire che in quanto occupazione di posti non scherzate. Anche quando le valutazioni non convincono completamente gli esperti, eccovi puntare i piedi addirittura in procura. 

E a proposito di presunte provenienze improprie di candidate e candidate, che avrebbero chissà quale problema per la doppia nazionalità, La invito a pubblicare la lista dei suoi deputati e dei suoi candidati con indicazione dell’origine e del comune di cui sono patrizi, così ci togliamo davvero il dubbio sulla svizzeritudine leghista. 

Infine sempre a proposito di “cadreghe” certo che i Suoi commenti fanno quasi tenerezza. Lei ogni domenica con i Suoi insulti, vezzeggiativi più o meno dotti e malcelate minacce non fa altro che soprattutto difendere la Sua di cadrega. Cadrega lautamente finanziata dall’erario pubblico della Confederazione e del comune di Lugano per uno dei pochi politici professionisti del nostro Cantone. 

Sarebbe tempo e ora che i ticinesi la smettessero di farsi prendere in giro da certi personaggi la cui condotta ha ampiamente contribuito all’attuale degrado del dibattito politico in questo Cantone.